
Tra le maggiori novità che caratterizzano Medioera 2017, la più originale è sicuramente il Lego Serious Play, realizzata in collaborazione con Mattioli Legnami, una metodologia di facilitazione pensata per aiutare i gruppi a condividere idee, conoscenze, obiettivi e soprattutto funzionale alla stimolazione del dialogo e delle discussioni costruttive per risolvere problemi reali grazie ai mattoncini più famosi del mondo: i Lego,
E’ lo stesso AD dell’azienda, Lele Mattioli, a raccontare quest’iniziativa, partendo dalla partnership attivata con il festival.
“Ho avuto modo di “incontrare” Medioera tramite la comunicazione convenzionale, eventi e manifestazioni, ed, incuriosito, ho approfondito la conoscenza tramite i vari canali digitali, sposando fortemente l’idea di sviluppo e progresso che avvolge l’intero progetto.
Il nostro obiettivo è quello di raggiungere una buona visibilità nel territorio – prosegue Mattioli – poiché la nostra azienda è capace di offrire un ottimo prodotto che va ad arricchire la vetrina del festival essendo, contemporaneamente, un partner appetibile sul territorio.
Medioera è attualmente, secondo il nostro parere, uno dei progetti che può offrire un canale interessante per avere visibilità e ottenere fiducia presso il consumatore.
Nell’edizione di quest’anno, l’importante innovazione introdotta, con la nostra collaborazione, è quella dei Lego Serious Play, un progetto che lega l’innovazione alla produttività, adottando il divertimento come innesco per la creatività.
Il gioco sino ad ora utilizzato solo per il divertimento diventa una forma di espressione per ideare e comunicare i propri pensieri in maniera immediata e tangibile.
Abbiamo voluto fortemente realizzare una sinergia con Medioera perché ci riteniamo attenti alle novità e nell’ultimo periodo abbiamo intrapreso un percorso di innovazione nell’ambito delle nuove tecnologie, investendo su macchinari e manodopera specializzata.
In tal senso, i fattori che ci accomunano al festival sono fondamentalmente, l’innovazione, la digitalizzazione e lo sviluppo legati alla tradizione e all’esaltazione del prodotto, sia artigianale che industriale con una precipua attenzione alla territorialità e al rigoroso mantenimento del Made in Italy.
Secondo me – conclude Mattioli – le nuove tecnologie sono necessarie e danno un contributo positivo allo sviluppo delle imprese.
La crescita è impossibile se non si guarda al futuro, la tecnologia cambia quotidianamente il nostro modo di vivere ed è impensabile ancorarci tenacemente all’idea di un immutabile presente.”
Simona Tenentini